“A volte capita mentre sto ancora dormendo, mi sveglio all’improvviso e i sogni sono ancora frammenti sparsi in attesa di trovare un posto tra le righe, alla luce chiara del giorno. Ma il momento più atteso è quando entro in doccia, accendo l’acqua e ascolto il suo fluire liberatorio. Il caldo mi avvolge come un abbraccio leggero, il vapore scioglie tutti i blocchi. Anche quelli dei miei versi.”
” Io la seguo come un filo, prima lungo il vetro e poi idealmente fuori, nelle stanze di casa e all’esterno, curioso di sapere dove mi porterà e in quale poesia andrà a finire. Ecco perché dopo essermi asciugato di solito chiamo il mio cane ed esco a fare una passeggiata. In quegli istanti tutto ciò che si è liberato grazie al calore dell’acqua riesce a diventare finalmente nitido con l’aiuto dell’aria frizzante del mattino, in attesa di prendere forma sulla carta del mio quaderno.”
“I versi che nascono mentre cammino in mezzo alla natura con il mio fidato cane accanto. In quei momenti di silenzio e complicità non serve più guardarsi intorno per raccogliere altre suggestioni da trasformare in parole. Sono loro che cercano me, è come se lì sapessero sempre come trovarmi.”